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La macchina essiccazione fondi di caffè è un impianto che permette di essiccare gli scarti del caffè, sfruttando le basse temperature. Noi italiani siamo rinomati nel Mondo come grandi consumatori di caffè. A casa come al bar, ogni giorno, ne beviamo almeno una tazzina. In ambito domestico, spesso, i fondi di caffè vengono utilizzati come fertilizzante naturale. Tuttavia, se sottoposti a specifici trattamenti, possono essere riutilizzati anche per tanti altri impieghi. Ad esempio, tramite il processo di essiccazione a bassa temperatura, i fondi del caffè diventano un materiale da utilizzare come combustibile naturale.
In questo articolo andremo a vedere come funzionano gli impianti di essiccazione degli scarti di caffè e i vantaggi che derivano dall’utilizzo di questo combustibile green.
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ToggleGli impianti di essiccazione dei fondi di caffè sono macchinari a nastro continuo che distribuiscono il materiale nella rete in maniera uniforme. Funzionano ad una temperatura compresa tra 40 e 120 ℃.
RP Engineering è un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di essiccatori a nastro, all’interno dei quali il flusso d’aria si sposta dall’alto verso il basso, attraversando il materiale.
Durante il passaggio del materiale, la trama molto fitta e traspirante del nastro filtra il flusso d’aria, trattenendo le polveri. Nel contempo, un ventilatore centrifugo aspira l’aria di processo contenente vapore e la espelle nell’atmosfera.
I fondi di caffè vengono distribuiti in maniera uniforme sul nastro del macchinario, e su di esso vengono spostati all’interno della macchina. Durante il passaggio, l’aria calda estrae il vapore acqueo del materiale, ottenendone così l’asciugatura.
Ecco le fasi principali del processo.
I fondi di caffè vengono posizionati sul nastro trasportatore in modo uniforme
Grazie al movimento del nastro, il materiale passa attraverso la zona di essiccazione che, in base al contenuto d’acqua all’interno del materiale, può essere impostata su valori di temperatura e velocità variabili
Durante il passaggio del materiale, l’aria calda lo attraversa uniformemente
Al termine del processo di essiccazione, la polvere di caffè essiccata viene scaricata dall’impianto
Gli essiccatori a nastro realizzati da RP Engineering usati per essiccare i fondi di caffè offrono parecchi vantaggi.
Qualità del prodotto essiccato, grazie ad una essiccazione lenta e a bassa temperatura
Basse temperature: i macchinari utilizzano energia termica a bassa temperatura (da 40 a 120 ℃)
Capacità elevata: l’essiccatore per fondi di caffè garantisce una produzione continua, con conseguente rendimento elevato
Automazione: le macchine per essiccare i fondi di caffè progettate da RP Engineering funzionano in maniera automatica e sono provviste di sensori che gestiscono in autonomia il processo
Basse emissioni: avendo una trama molto fitta, il nastro trasportatore riesce a filtrare anche le polveri più sottili, garantendo così livelli di emissioni nell’atmosfera molto bassi
Nell’epoca in cui viviamo, sempre più spesso si sente parlare dell’importanza della raccolta differenziata e del corretto smaltimento dei rifiuti. In quest’ottica, diventa prioritario anche trovare soluzioni di riciclo per valorizzare gli scarti, dando loro una “seconda vita”. Come detto già all’inizio, ognuno di noi può dare il proprio contributo nella vita quotidiana, ad esempio riutilizzando i fondi di caffè come fertilizzante per le piante o per l’orto.
Si deve però pensare che, a livello industriale, vengono prodotte tonnellate di scarti di caffè. Basti solo pensare che in Italia, gli espressi consumati ogni anno ammontano a circa 7 miliardi, che producono oltre 280 mila tonnellate di scarto organico.
Sulla base di tali numeri, ed espandendo quindi la tecnica del riutilizzo su ampia scala, è facile capire perché ci sono aziende che hanno costruito il loro business attorno al riciclo dei fondi di caffè e, più in generale, degli scarti della lavorazione del caffè. Da tali scarti, infatti, alcune aziende produttrici e designer hanno creato materiali innovativi e sostenibili, con ampie possibilità di applicazioni.
Sottoposti ad adeguate lavorazioni, i fondi del caffè trovano inoltre largo impiego anche nel mondo della cosmetica e nell’industria alimentare come aromatizzanti naturali. Ed ancora, come meglio andremo a spiegare tra breve, gli scarti essiccati del caffè possono diventare un’ottima forma di combustibile naturale.
Da alcuni anni a questa parte, il riciclo dei fondi di caffè ha dato l’input allo sviluppo di nuovi orizzonti industriali, che generano enormi fatturati e un importante incremento dell’occupazione. Questa preziosa materia prima può diventare ottimo pellet per alimentare stufe e caldaie a biomassa.
Essendo una sostanza di origine biologica, il caffè non apporta alcun tipo di forma inquinante sull’ambiente, a differenza invece di quanto accade coi combustibili fossili
Riciclando gli scarti di lavorazione del caffè si riducono drasticamente le quantità di rifiuti prodotti
È stato rilevato che il combustibile ottenuto dai fondi di caffè essiccati ha un potere calorifico 20% volte maggiore rispetto a quello del classico pellet da legno, e rispetto ai prodotti a base di legno ha anche una maggiore durata
Ecco alcuni esempi pratici di aziende che hanno già investito con successo in questo business.
La Bio Bean, una benefit corporation inglese, ha creato un laboratorio di ricerca incentrato proprio sugli scarti del caffè, e con i fondi di caffè produce dei ceppi da riscaldamento denominati coffee logs.
Sulla stessa linea, da noi in Italia, la start up Oltrecafé ha dato avvio alla produzione di pellets da riscaldamento ottenuto essiccando i fondi di caffè, mescolati insieme a legno selezionato, anch’esso derivante da scarti di lavorazione.
Nel corso degli anni, studio e ricerche sui possibili riutilizzi degli scarti di lavorazione del caffè stanno proseguendo, creando nuove opportunità di riutilizzo e l’apertura di nuovi business.
A Londra, la già citata start up Bio-Bean è riuscita a ricavare dagli scarti del caffè il biodiesel, un combustibile liquido alternativo che deriva dagli oli vegetali e che viene principalmente impiegato nel settore dei trasporti. Secondo i dati forniti dalla società londinese, da una tonnellata di fondi caffè si possono ricavare ben 245 litri di biodisel. Ecco perché a Londra hanno cominciato a girare gli autobus alimentati con B20, una miscela costituita da diesel (80%) e da biocarburanti per il restante 20%.
Valorizzare gli scarti attraverso il riciclo è fondamentale per vivere con un atteggiamento eco-friendly, contribuendo attivamente a diminuire il nostro impatto ambientale, ed è anche una grande opportunità di business. Come ampiamente spiegato in questo articolo, riutilizzare gli scarti della lavorazione del caffè in maniera strategica a livello industriale può diventare un’attività di forte successo. Basta avere i macchinari adatti e instaurare le giuste collaborazioni con le aziende da cui recuperare tali scarti.
Per quanto riguarda il primo punto, RP Engineering è una azienda specializzata nella progettazione, realizzazione ed installazione di impianti di essiccazione di vari materiali. Se vuoi lanciare un’attività basata sull’essiccazione degli scarti del caffè, da adoperare poi come combustibile o per altri tipi di riutilizzo, contatta la RP Engineering compilando l’apposito modulo dei contatti.
Da oltre 25 anni, progettiamo e realizziamo impianti che sfruttano energia termica a bassa temperatura. Costruiamo macchine modulari, così da poter offrire ai nostri clienti soluzioni personalizzate, componendo ogni singolo impianto in modo tale da adattarsi alla linea di produzione e alla logistica del cliente.
Si offre un servizio completo “chiavi in mano”, che comprende anche il servizio di assistenza pre e post vendita.