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Impianti di essiccazione CSS

Impianti di essiccazione CSS per trasformare i rifiuti in combustibile

Gli impianti di essiccazione CSS servono a trasformare determinati rifiuti secondo un preciso iter, così da poterli utilizzare come combustibile. Se trattato secondo norme precise, infatti, il CSS (Combustibile Solido Secondario) può divenire una valida alternativa, molto meno inquinante, rispetto ai tradizionali combustibili fossili, contribuendo così a dare un apporto positivo all’economia nazionale circa la produzione di energia termica ed elettrica.

Che cos’è il CSS

Il CSS, acronimo che sta per Combustibile Solido Secondario, è un combustibile che viene ottenuto dalla materia secca dei rifiuti considerati ‘non pericolosi’ e non più idonei per essere riciclati.

Esempi di CSS

Come appena spiegato, il CSS si ricava dalla componente secca dei rifiuti non pericolosi e non adatti per essere riciclati. Sono CSS:

  • gli scarti di fibre dall’industria della carta e della cellulosa

  • i rifiuti urbani altrimenti destinati alla discariche

  • i rifiuti industriali

  • i rifiuti commerciali

  • i rifiuti da distribuzione, costruzione e demolizione

  • i residui scartati dal riciclo

  • i fanghi di depurazione delle acque reflue, civili e industriali

  • gli scarti di biomasse

Impianti di essiccazione CSS: le soluzioni di RP Engineering

RP Engineering offre una vasta gamma di tecnologie per gli impianti di essiccazione di CSS:

  • impianto di essiccazione a nastro

  • impianto di essiccazione a tamburo rotante

I vantaggi degli essiccatori a nastro

Gli essiccatori a nastro continuo funzionano a bassa temperatura (tra 40 e 120 ℃) e consentono una distribuzione del materiale da essiccare uniforme.
L’essiccazione lenta e a bassa temperatura garantisce la buona qualità del prodotto essiccato.
Dal punto di vista tecnico e tecnologico dell’impianto, gli impianti di essiccazione progettati e realizzati dalla RP Engineering hanno funzionamento automatico e sono provvisti di sensori che rilevano i livelli di umidità. Garantiscono inoltre efficienza produttiva e durabilità nel tempo.

Impianti di essiccazione a tamburo rotante

Gli impianti di essiccazione a tamburo rotante sono adatti per l’essiccazione di materiali molto umidi. All’interno del macchinario, il movimento di rotazione sospinge il materiale bagnato all’interno della macchina, distribuendolo in maniera uniforme.
Il prodotto da essiccare viene quindi a contatto con l’aria calda prodotta dal bruciatore; dopodiché viene sottoposto ad un triplo passaggio nel tamburo rotante, luogo dove avviene il processo di disidratazione.

Impianti essiccazione CSS: le fasi

Il processo per ottenere il CSS prevede diverse fasi, in base al materiale di partenza da lavorare e al tipo di combustibile che si desidera ottenere.

Ecco quali sono le principali fasi del processo:

  1. triturazione per ridurre le dimensioni del materiale, rendendolo uniforme e funzionale al processo di essiccazione

  2. deferrizzazione per eliminare eventuali parti metalliche

  3. deumidificazione

  4. eliminazione di metalli non ferrosi

  5. asportazione di materiali inerti (sabbia, sassi, vetro…)

  6. essiccamento

Impianti di essiccazione CSS

Impianti essiccazione CSS: come funziona il processo di essiccazione

Negli essiccatori a nastro, il materiale viene spostato all’interno dell’essiccatore tramite un nastro trasportatore, mentre l’aria calda estrae il vapore acqueo contenuto all’interno del materiale, ottenendo così l’asciugatura.
Come prima spiegato, una volta che il materiale da essiccare viene selezionato, separato da altro materiale e triturato in dimensioni idonee ed omogenee, ecco quali sono nel dettaglio le singole fasi del processo di funzionamento.

  1. I rifiuti essiccabili vengono sistemati sul nastro trasportatore dell’impianto di essiccazione per CSS in maniera uniforme

  2. Grazie al movimento del nastro trasportatore, i rifiuti passano attraverso la zona di essiccazione, impostata ad una temperatura e ad una velocità variabili, in base alla quantità di acqua contenuta nel materiale

  3. L’aria calda, che si muove all’interno dell’impianto, viene distribuita uniformemente, spostandosi dal basso verso l’alto

  4. Ad essiccazione avvenuta, i rifiuti vengono scaricati dall’impianto e raccolti nelle vasche di stoccaggio o in appositi silos, in base alla loro destinazione finale

Impianti essiccazione CSS per convertire i rifiuti in combustibile

Come spiegato fin dall’inizio, se trattato seguendo norme specifiche e precise, il CSS può diventare un combustibile ecologico, e comunque sicuramente meno inquinante rispetto ai carburanti di origine fossile, come il carbone.
Dal momento che il CSS possiede un potere calorifico molto elevato, viene spesso consigliato per l’applicazione nella conversione energetica nei grandi impianti.

I vantaggi dei CSS come combustibile

Utilizzare il CSS come forma di combustibile apporta enormi benefici, sia sul fronte ambientale che di carattere economico. Nello specifico:

  • riduzione dei rifiuti non riciclabili inviati in discarica

  • riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera

  • riduzione della dipendenza da risorse naturali e fonti fossili di provenienza estera

  • incremento della diversificazione energetica

  • incremento dell’utilizzo di combustibili che derivano da rifiuti

  • ottimizzazione del recupero energetico

  • supporto attivo nel processo di di trasformare i rifiuti in risorse, uno degli obiettivi primari dell’economia circolare

Inoltre, il minore contenuto di frazioni inerti e di umidità, unitamente alle caratteristiche costruttive più vantaggiose, garantiscono il CSS un prodotto dal rendimento termico migliore.

Chi può utilizzare i CSS come combustibile

Sotto forma di energia elettrica e/o termica, il CSS viene usato nei seguenti impianti:

  • cementifici

  • inceneritori

  • impianti siderurgici

  • acciaierie

  • centrali termoelettriche

  • centrali termiche per teleriscaldamento

  • impianti di gassificazione

  • impianti per la produzione della calce

Gli impianti che usano il CSS come combustibile possono essere impianti già esistenti, che utilizzano anche combustibili tradizionali, oppure impianti appositamente dedicati. In entrambi i casi, questi impianti presentano tecnologie di combustione e di depurazione dei fumi che rispettano i limiti delle norme in materia vigenti.

Vuoi installare un impianto di essiccazione CSS per ricavarne del combustibile green? Affidati ad RP Engineering

Nell’ambito del trattamento dei rifiuti, il CSS rappresenta una soluzione innovativa, sostenibile e che dimostra un grande impegno verso l’economia circolare e il recupero energetico.
Se gestisci una acciaieria, un cementificio, un inceneritore o un’azienda che rientra fra quelle che possono utilizzare il CSS come forma di combustibile, approfitta di questo momento e investi le tue risorse per la realizzazione di un impianto di essiccazione CSS. Con un’esperienza di oltre 25 anni e clienti internazionali, la RP Engineering si occupa della progettazione, realizzazione ed installazione di impianti di essiccazione di vari materiali che sfruttano energia termica a bassa temperatura.
Contatta la RP Engineering compilando l’apposito modulo dei contatti.
In base alle esigenze di ogni singolo cliente, i suoi ingegneri sono in grado di progettare soluzioni personalizzate, creando macchinari ed impianti adatti per ogni specifica linea di produzione e logistica.
RP Engineering garantisce un servizio “chiavi in mano”, che quindi comprende anche l’assistenza pre e post vendita.

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